Si celebra ogni 20 ottobre la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, indetta da IOF (International Osteoporosis Foundation) e promossa in Italia dalla Fondazione FIRMO.
L’argomento della giornata è l’Osteoporosi, una condizione patologica che rende le ossa fragili e soggette a rompersi con facilità. Colpisce circa il 30% delle donne, soprattutto dopo la menopausa, e il 10% degli uomini, spesso dopo i 50 anni. Le parti del corpo più soggette alle fratture da fragilità sono il polso, l’anca, il femore e le vertebre, la cui frattura spesso non è immediatamente individuata, ma si manifesta con dolore, difficoltà di movimento e perdita di altezza. Le fratture da osteoporosi inoltre causano quasi sempre una riduzione della qualità di vita.
Per la prevenzione e cura dell’osteoporosi è importante avere il giusto introito di calcio nella dieta quotidiana, ma è altrettanto importante un corretto livello di vitamina D e un costante esercizio fisico.
Considerata quindi la ricaduta che questa patologia ha nella vita di milioni di persone, è comprensibile ed auspicabile come IOF voglia informare e coinvolgere l’opinione pubblica sul rischio di fratture da fragilità ossea, indicendo ogni anno la “GMO”, con il fondamentale supporto in Italia di Fondazione FIRMO.
La campagna si rivolge in particolare alle cinque categorie di persone particolarmente a rischio: gli ammalati con patologie che causano fragilità ossea, gli anziani, i pazienti oncologici, le donne in gravidanza e gli ammalati di patologie rare.
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