Il convegno “L’impegno italiano per le Fratture da Fragilità“, svoltosi a Roma lo scorso 15 gennaio 2025 e organizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’Osservatorio Fratture da Fragilità Italia (OFFI), ha affrontato una delle principali problematiche sanitarie legate all’invecchiamento della popolazione: le fratture da fragilità.
Questa tipologia di frattura, causata da traumi a bassa energia, colpisce principalmente anziani e pazienti con fragilità ossea, compromettendone seriamente la qualità di vita e comportando disabilità significative, con un aumentato rischio di mortalità. Attualmente, si stima che le fratture da fragilità impattino sulla spesa sanitaria italiana per circa 10 miliardi di euro all’anno, con un trend in grande crescita dovuto all’invecchiamento della popolazione.
La giornata ha visto la partecipazione di numerosissimi esperti del settore, in presenza o videoconferenza, tra cui le più alte cariche di Istituzioni, Enti ed Associazioni di categoria: il Ministro della Salute O. Schillaci, il Pres. R. Bellantone e il Dir.Gen. A.Piccioli (ISS), il Pres. R. Nisticò (AIFA), J. Thiyagarajan (WHO), J. Reginster (ESCEO), M.Torre (RIPI), oltre ovviamente alla ns. Professoressa Maria Luisa Brandi (OFFI), le associazioni di categoria (UNIAMO, IOF), Università, ULSS e tanti altri.
I relatori hanno condiviso esperienze e conoscenze attraverso interventi dettagliati su tematiche quali l’osteoporosi, le differenze di genere, la fragilità ossea nel diabete e le linee guida cliniche.
Il convegno ha sottolineato l’importanza delle politiche di prevenzione, di trattamenti appropriati, di sensibilizzazione della popolazione al problema. Un ulteriore tema di discussione è stato l’impatto che la fragilità ossea ha nei pazienti affetti da malattie rare, un argomento poco conosciuto e dibattuto.
Tra i temi chiave discussi durante il convegno, la necessità di varare il “Registro Italiano sulle Fratture da Fragilità“, strumento essenziale per la raccolta ed analisi dei dati cruciali sul problema, che permetterebbe di migliorare la codifica, raccogliere dati sulla storia e natura della patologia, nonché monitorarne l’eventuale progressione, permettendo di intervenire al meglio con prevenzione e trattamento.
La giornata si è infine conclusa con una tavola rotonda, moderata dalla Giornalista Nicoletta Carbone, sulla istituzione del Registro Fratture da Fragilità Italia a cui hanno partecipato molteplici esperti e figure politiche come la Senatrice Y.Zambito, tutti impegnati nel dare forma al nascente strumento di salute pubblica.
Significativo l’intervento della Professoressa Maria Luisa Brandi, che ha concluso l’evento ricordando il suo impegno per giungere a questo incontro, con tutte le controparti presenti, importante traguardo per l’avvio del “Registro per le Fratture da Fragilità“. Una iniziativa comune e certamente condivisibile, ma non priva di difficoltà, che ha richiesto decenni di impegno continuativo che ha portato a questo evento. Molto è già stato fatto, progetti, linee guida, contatti tra gli attori, ma in modo dispersivo mentre ora è invece essenziale unire le forze, decisivo portare avanti un progetto univoco e condiviso soprattutto dalle Istituzioni (Ministero della Salute, ISS, AIFA, AGENAS, etc.). Il mondo guarda oggi all’Italia come esempio nella prevenzione delle fratture da fragilità, se riusciremo a coordinare gli sforzi l’OMS potrebbe individuarci come capofila nel guidare il mondo verso questo obiettivo.
Il video del convegno è disponibile su questa pagina o direttamente sul canale YouTube ufficiale dell’ISS, che permette inoltre di visualizzare direttamente ciascun intervento tramite timecode. Nella stessa pagina è anche disponibile al download la documentazione in PDF che offre una panoramica delle tematiche trattate nel convegno, importante risorsa per professionisti del settore o semplici interessati alla prevenzione e al trattamento delle fratture da fragilità.
Il convegno ‘L’impegno italiano per le fratture da fragilità‘ 2025 ha rappresentato una vera svolta verso maggiore consapevolezza e un approccio coordinato nella lotta contro le fratture da fragilità, alimentando al contempo la speranza comune di risultati concreti e decisivi nel prossimo futuro.